Quante volte avete sentito cose come “I giovani sono il nostro futuro, difatti c’avevano ragione i maya” o “I giovani sono delle tenere pianticelle, stima per i vegetariani”? Mai? Beh, la gente dovrebbero parlarne.
I giovani.
I giovani italiani assomigliano sempre di più a quelle generazioni perdute che
nascono alla fine di ogni guerra: ossessionati dalla fame di soldi, sesso e cocaina facile,
a vent’anni hanno già cambiato più partner che telefoni e rischiano più aneurismi dei loro nonni pluriinfartuati.
Ma si pensano innocenti perché condividono su fb i meme contro il
cattivo di turno e la casta che vogliono sostituire. Per invidia.
(Volpe)
Certo la situazione non è delle migliori per le nuove generazioni, ma se permetti che
il termine ‘giovane’ se lo accaparrino persino i cinquantenni inoltrati, allora forse è normale
che tu non ce l’abbia un futuro.
(Melissa P2)
Per i giovani l’università è una moda, come le discoteche. Con la differenza che c’è
meno selezione all’ingresso, ci sono più donne e si rimorchia nonostante riescano a sentire
quello che dici. Ed è sopratutto quest’ultima cosa che mi toglie speranza per il futuro.
(Tabagista)
Laurearsi per poi poter dire “ho una laurea” è il sogno che riunisce pervertiti dell’utopia e
futuri supervisori di callcenter. I miei preferiti sono quelli che prima di finire perdono qualunque interesse
per ciò che stanno studiando ma non lasciano per non “buttare tutto all’aria”.
Giustamente perchè farti togliere un’ernia, con tutto lo sforzo che hai fatto per averla.
(TelapìnderQ)
Dreadlocks luridi, giubbotto carhartt e discorsi sul signoraggio bancario e su
quanto sia dura sopravvivere a Scienze Politiche mentre i tuoi genitori ti allungano ogni
mese una paghetta di 600 euro. Ogni volta che vi ho davanti mi date la stessa sensazione
di quei cani moribondi che non si rendono conto di esserlo. Ma non sarebbe per
compassione che vi abbatterei tutti.
(LaMorgendorffer)
I giovani d’oggi sono la generazione-ikea: avrebbero tutto davanti al naso a
propria disposizione, solo da assemblare. Ma tutto va così veloce che preferiscono
aspettare l’uscita di un modello che si monterà più facilmente.
(J. Grass)
I giovani d’oggi non combineranno mai niente nella vita, se non la smettono di
comportarsi da vecchi. Ma, come i vecchi, ormai non capiscono più un cazzo del mondo
che li circonda, parlano di cose che non conoscono, si fidano di ogni stronzata che
sentono dagli sconosciuti. Da un po’ di tempo a questa parte, come i vecchi, hanno
cominciato a pontificare usando frasi che cominciano con: “I giovani d’oggi…”.
(Bakunin)
